<< Passando attraverso strati e strati di memoria, la voce si imprime sul corpo. Il corpo materializza a sua volta la parola. La parola, che viene da lontano, diventa ritmo, suono, fiato.
Così Rosa Balistreri torna a vivere sulla scena. Nel rapido montaggio dei gesti e delle parole che compongono il puzzle della sua anima, la cantautrice folk di Licata si aggira per il mondo e il mondo è tutto lì, a teatro, ove un uso non convenzionale dello spazio può includere finanche l’infinito.>>