r-esistenze
Progetto
I due concetti di Resistenza ed Esistenza, intrecciati e fusi nella formula “rEsistenze”, sono complementari nella nostra idea progettuale e nel loro riscontro pratico, nell’arte del teatro così come nella vita quotidiana. Due facce della stessa medaglia: Esisto perché resisto e Resisto perché esisto.
Oggi come non mai l’ESISTERE, come dimensione reale e non virtuale, è già una forma di Resistenza.
Concept “rEsistenze”
Il progetto si focalizza su tematiche d’impegno civile che il Teatro può indagare e sui suoi aspetti umanistici piuttosto che politici, di bisogno piuttosto che di diritto: un progetto che guarda alla Resistenza umana universale e contemporanea. Il progetto, attraverso le prospettive degli Artisti/Compagnie ospitate in Residenza, ha trattato temi come i conflitti di genere, con focus speciali sulla Donna e la sfera femminile, il disagio sociale e psichico, l’emigrazione, la diversità in tutte le sue accezioni. Saranno intercettati studi, drammaturgie, idee inerenti alla necessità di un nuovo umanesimo applicato ad una società sempre più liquida, virtuale, vorace e veloce, nell’intento di ritornare a praticare la lentezza nel quotidiano ma anche nei processi di conoscenza ed esperienza, per ritrovare e riconoscere la Cura nelle cose e per le cose, le utopie e i sogni, nei rapporti umani, nell’emotività, nell’Esistenza.
Una riflessione sul concetto di resistenza come rivalutazione della quotidianità allo scopo di riconoscerne il valore della semplicità, una chiave possibile per vivere meglio, per “esistere”. Il territorio e la comunità di riferimento sono stati e continueranno ad essere i nostri primi fruitori e interlocutori attivi dei processi creativi sostenuti in residenza e delle loro risultanze, in uno scambio continuo e in un’osmosi di conoscenze.
In tre annualità sono previste nove residenze a progetti rispondenti a temi annuali: Donna (2018); Bi-Sogni (2019); Diversità (2020).
Tre temi d’indagine sulla vita. Il Teatro non è altro che un distillato della vita e come tale dunque è il più grande mezzo indagatore e rivelatore di Verità. L’attore, il regista, il poeta, l’artista, si accorgono prima e meglio delle ombre che la vita contiene proprio perché le indagano, le filtrano, le purificano.
Ma il “rEsistere” nel nostro concept ha anche una seconda direttiva di significato e d’azione: la lotta del Teatro per affermare la propria essenza/esistenza.
Diventa anche e sempre più un obbligo morale ed uno slancio vitale di sopravvivenza per i teatranti lavoratori che sempre più si vedono annullati da un sistema politico e culturale che non riconosce più il valore di quest’arte per la civiltà, ignorando millenni di storia umana e civile raccontata attraverso questo nobile esercizio. Una condizione che al Sud diventa ancora più disperata ed al Sud e alla Calabria creativa in particolare daremo più voce.
Ogni progetto creativo sarà affiancato da azioni di tutoraggio professionale (tecnico, artistico ed organizzativo) ed alcuni anche da un “tutoraggio speciale” per cui saranno investiti dei critici di teatro che seguiranno studi, prove e allestimenti per n° 2-3 giorni a progetto.